gli amici di gesù

 

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I santi

Sant'Euplio

Compatrono di Sant'Agata della città di Catania dove subì il martirio per decapitazione nel 304 il 12 (o 11) Agosto dies natalis.

S. Francesco di Assisi

Francesco nacque ad Assisi nel 1182 da Pietro di Bernardone e da madonna Pica. La sua vocazione si evidenziò al ritorno dalla guerra contro Perugia dopo la sua prigionia. Morì ad Assisi alla Porziuncola sulla nuda terra nel 1226. Patrono d'Italia.

 

LAUDES CREATURARUM

Altissimo, onnipotente, bon Signore,/tue so' le laude, la gloria e l'onore et onne benedictione./Ad te solo, Altissimo, se kontàno/et  nullo homo ene dignu Te mentovare./Laudato sie, mi Signore, cum tucte le tue creature,/spetialmente, messòr lo frate sole,/lo quale jòrna, et allumini per lui;/et ellu è bellu e radiante, cum grande splendore;/de Te, Altissimo, porta significatione./Laudato si', mi Signore, per sora luna e le stelle; in celu l'hai formate clarìte et pretiose et belle./Laudato si', mi Signore, per frate vento,/et per aere et nubilu et sereno et onne tempo, per lo quale a le tur creature dai sustentamento./Laudatosi si', mi Signore per sor'acqua,/la quale è molto utile et hùmele et pretiosa et casta./Laudato si', mi Signore, per frate focu, per lo quale ennallùmini la nocte,/et ello è bellu et jocundo et robustoso et forte./Laudato si', mi Signore, per sora nostra madre terra,/la quale ne sostenta e governa,/e produce diversi fructi, con coloriti fiori et erba./Laudato si', mi Signore, per quilli che perdonano per lo tuo amore,/e sostengo infirmitate e tribulatione./Beati quilli ke 'l sosteranno in pace,/ka da Te, Altissimo, sirano incoronati./Laudato si', mi Signore, per sora nostra morte corporale,/da la quale nullu homo vivente po skappare./Guai a quilli ke morranno ne le peccata mortali;/beati quilli ke se troverà ne le tue sanctissime voluntati:/ka la morte seconda nol farrà male./Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate,/et serviteli cum grande humilitate. Amen.

Lingua: volgare umbro del XIII secolo. Composto da Francesco presso il Convento “La Foresta” mentre era in attesa di subire un intervento agli occhi, a pochi chilometri da Rieti.

Santa Caterina da Siena

Caterina nacque a Siena nell'attuale Contrada dell'Oca, ventiquattresima figlia e gemella, da Jacopo Benincasa e da Lapa Piagenti il 25 marzo del 1347, morì a Roma il 29 aprile 1380. Il suo corpo è conservato nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma vicino al Pantheon.

Patrona d'Italia e Patrona d'Europa. Dottore della Chiesa Universale.

Sant'Agata

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La festa di Sant'Agata, patrona della città di Catania, ha luogo il 5 di febbraio.

Agata, secondo la tradizione, fu martirizzata perché non voleva abiurare, sotto l'imperatore Decio, a Catania nel 251.

La fanciulla apparteneva ad una nobile famiglia catanese e fin dalla giovane età si era consacrata al Signore.

Quinziano aveva delle mire su Agata e sul suo patrimonio. Da quel momento iniziò il suo calvario che l'avrebbe portata alla morte, martire.

Agata sopportò tutti i supplizi infamanti e strazianti inflittile dal crudele Quinziano che si vedeva rifiutato dalla fanciulla per amor di Cristo.

La santa fu più volte soccorsa e confortata da forze divine che lenirono le sue profonde piaghe fisiche e psichiche, dandole una forza sovrumana a sopportare le atrocità che le venivano inflitte.

Agata fu costretta  per un certo periodo a vivere in una casa di malaffare, in modo da attentare alla sua purezza, le fu strappata una mammella (fu risanata dall'Apostolo Pietro, in prigione).

Morì in carcere dopo essere stata costretta a rotolarsi nuda tra carboni accesi e frammenti di vetro.

S. Giovanni Bosco

Il 16 Agosto del 1815 vedeva la luce Giovannino Bosco a Becchi, località appartenente a Castelnuovo d'Asti, oggi denominata Castelnuovo Bosco.

Don Bosco morì il 31 gennaio, all'età di 72 anni.

Fu canonizzato nel 1973.

San Domenico Savio

Immaginetta votiva di San Domenico Savio

Fu allievo di S. Giovanni Bosco, morì all'età di quindici anni.

I propositi della prima comunione (a sette anni appena)

Mi confesserò molto sovente e farò la comunione tutte le volte che il confessore me lo permetterà.

Voglio santificare i giorni festivi.

I miei amici saranno    Gesù e Maria

La morte ma non peccati

Madre Teresa di Calcutta

Madre Teresa de Calcuta

vivi la vita

La vita è un’opportunità, coglila.

La vita è bellezza,ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, combattila.

La vita è una avventura, corrila.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

 

<<Io sono come una piccola matita nelle Sue mani. E' lui che pensa. E' lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata>>.

                                                                                                                                                                                             - Madre Teresa -

Beata Madre Teresa Di Calcutta (Agnese Gongia Boiagiu) è nata a Skopie il 26 agosto del 1910 ed è deceduta il 5 settembre 1997 a Calcutta. E' stata la fondatrice dell'ordine religioso: "Missionarie della carità". Premio Nobel per la Pace nel 1979.

Il suo lavoro svolto, per tanti anni, fra le persone più povere l'ha resa una delle persone più famose nel mondo, amata dai potenti della terra e dalle persone semplici.

La divisa bianca a striscie azzurre sembra sia stata scelta poiché quella stoffa fu acquistata a poco prezzo.

[Chi scrive ha avuto il privilegio di servire come medico volontario in un piccolo ambulatorio delle Missionarie della carità].

S. Maria Maddalena

Sembra sia stata originaria di Magdala e che fece parte delle "Pie donne" che accompagnarono Gesù nel suo peregrinare. In Luca leggiamo: <<In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demòni, (...) e molte altre...>> Lc 8, 1-3

La ritroviamo ai piedi della croce fino alla morte di Gesù e sicuramente assistette da lontano quando il corpo del Maestro fu calato dalla croce e deposto in una tomba scavata nella roccia offerta da Giuseppe di Arimatea.

Infine fu la prima ad incontrarlo  vicino al sepolcro aperto. <<Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatosi verso di lui gli disse: "Rabbunì!" che significa: Maestro! Gesù le disse: "Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre, ma và dai miedi fratelli e dì loro:"Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro">>. Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: <<Ho visto il Signore>> e anche ciò che le aveva detto.Gv 20, 16-18

Solamente a partire dal VI secolo in Oriente e dal VII in Occidente, si menziona di una certa devozione nei confronti di S. M. Maddalena.

Gregorio di Tours scrive che nel VI secolo si onorava la sua tomba in Efeso.

In Occidente il culto si sviluppa lentamente e viene stabilita al 22 luglio la sua festività (sua ascesa al cielo).

"Apostola apostolorum" Maria Maddalena costituisce "il primo anello nella catena di trasmissione della risurrezione di Cristo" (Burnet)

In ognuno di noi c'è la Maddalena, allorché effettuiamo una metànoia (inversione) nella nostra vita e ritorniamo al Signore contriti per i nostri peccati sicuri del perdono del Maestro.

Maria di Magdala, ricca signora indipendente che si mette alla sequela del Maestro, Maria la peccatrice, Maria sorella di Marta e Lazzaro tre donne legate dall'amore verso Gesù! Sono forse una sola persona?

Molto si è detto  e molto si continuerà a dire... perché la verità nel corso del tempo si mescola alla leggenda.

San Pio da Pietralcina "Padre Pio"

Francesco Forgione nacque a Pietralcina il 25 maggio del 1887 da Grazio Maria Forgione e da Maria Giuseppa di Nunzio. Morì alle ore 2,30 del 23 settembre del 1968 a San Giovanni Rotondo, mormorando:"Gesù, Maria!". Ricevette le stimmate il 20 settembre del 1916 . Le stimmate sarebbero durate per tutta la vita del frate , cioè per 50 anni ancora. La salma fu visitata, i sanitari constatarono l'assenza delle stimmate.

San Pio non ebbe vita facile, ma era destinato a diventare il frate più famoso, amato e venerato del mondo.